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Pubblicato il 23 marzo 2019 in Recensioni
Tra i posti da visitare in Italia non si possono saltare le isole toscane, sopratutto per chi รจ in cerca di una vacanza rilassante al mare. Una riserva naturale UNESCO composta da 7 isole maggiori, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri, e qualche isolotto minore e scoglio emergente. Il tutto situato nel mar Tirreno all'altezza della Toscana. Non รจ solo una riserva naturalistica: รจ una terra con tante storie da raccontare e un inestimabile patrimonio artistico, culturale e culinario.
Di certo questo posto รจ ideale per chiunque voglia fare immersioni, biologi esperti e non, per ammirare la vastissima biodiversitร di questa zona e i maestosi fondali: una vera e propria foresta sottomarina di Poseidonia Oceanica, che รจ casa di numerosissime specie di pesci quali i Sarpa salpa. E' anche abitata da numerosi bivalvi quali il Pinna Nobilis. Non mancano di certo cavallucci marini, echinodermi, poriferi di ogni colorazione e forma. Con un pizzico di fortuna si possono avvistare specie di aragoste, pesci spada, tonni e pesci luna
Ma la cosa piรน interessante, il vero motivo per cui bisogna assolutamente fare esperienze di immersione qui รจ per esplorare i numerosi relitti. Si, relitti. Non solo piccole imbarcazioni, anche antiche navi romane e da guerra. E non solo da ammirare esternamente: in alcuni casi รจ possibile esplorare gli interni. Un'esperienza unica che regala emozioni intense. Un'avventura.
Nell'Arcipelago Toscano, per via del clima mediterraneo e isolano, troviamo una flora costituita per lo piรน da piante sempreverdi, ma anche piante con foglie piccole, ad esempio le ginestre. Per gli amanti delle escursioni nei boschi ci sarร pane per i loro denti: sparpagliati per le isole vi sono boschi di leccio e castagni.
La flora piรน diffusa รจ quella tipica della macchia mediterranea: corbezzolo, mirto, eriche, rosmarino, ginepro fenicio, lavanda, ginestre, cisti e il lentisco.
La fauna รจ costituita da organismi variegati: molluschi del genere Oxychilus, lucertole del genere Podarcis muralis, vipere del genere Vipera aspis, la raganella del Tirreno, il geco tirrenico, il discoglosso sardo, grilli della specie Rhacocleis tyrrhenica, la farfalla Coenonympha elbana. Si tratta perlopiรน di specie autoctone endemiche, vale a dire presenti solo in questa regione. Per questo motivo sono particolarmente tutelate. Non mancano di certo uccelli, pesci, poriferi, anfibi e altri vertebrati e non.
Per chi vuole tenersi in forma queste isole sono un toccasana, con i svariati percorsi ciclistici e quelli al galoppo di cavalli nel meraviglioso paesaggio naturalistico che sono gli ecosistemi di queste isole. I percorsi piรน gettonati passano per antiche strade militari, forestali e sterrate. In fuga dallo stress delle cittร , qui troverete un'oasi di relax in mezzo alla natura incontaminata. Sentirete il flusso energetico della biosfera, sarete in sintonia con essa. Potete trovare un opuscolo informativo a questo link: http://www.islepark.gov.it/images/Elba/Escursioni/1496_bike_ippo_ita.pdf
Un po' tutto l'arcipelago ma in particolare l'Isola d'Elba sono un vero e prorpio tesoro per gli appassionati di immersioni. Secche, scarpate, franate, pareti, grotte e relitti sprofondano nel blu marino tinteggiato da numerossisime e coloratissime specie autoctone pronte ad ammaliare i turisti. Difficilmente si resta delusi. Tra i punti di immersione piรน interessanti troviamo il versante sud-ovest dell'Isola d'Elba, dove giace a 12 metri di profonditร il relitto dell'Elviscot. Si tratta di un cargo italiano, partito da Napoli e diretto a Marsiglia, che affondรฒ il 10 Gennaio 1972. La bassa profonditร e l'assenza di correnti permettono anche ai meno esperti di esplorare il relitto esternamente. L'esplorazione dell'interno รจ consigliata solo ai sub piรน esperti e comunque in presenza di una guida.
Assolutamente da non perdere la zona dello Scoglietto, situata nel comune di Portoferraio nei pressi della spiaggia delle Ghiaie. Qui, meta preferita di molti sub, si possono ammirare numerosissime specie mediterranee, tra cui le imponenti e intrepide cernie, che non sono spaventate dalla presenza umana e altre specie piรน timide quali capponi, mustelle, gronghi e murene, che popolano gli innumerevoli anfratti rocciosi presenti su una scarpata. Alla base di essa, dove le roccie creano labirinti e concavitร particolarmente sicuri vivono le splendide corvine.
Per chi vuole semplcemente rilassarsi questa zona รจ l'ideale con spiagge azzurre, limpide e cristalline.
Giglio Campese รจ il centro abitato piรน recente dell'Isola del Giglio. Si รจ sviluppato alle spalle dell'omonima spiaggia inizialmente a causa della miniera di pirite.
Tutte le spiagge del Giglio meritano una visita, le piรน grandi sono: il Campese, le Cannelle, le Caldane e l'Arenella.
Il museo si trova in via provinciale 9 localitร Giglio Porto, luogo dove e possibile visitare l'antica torre di avvistamento, le botteghe colorate lungo la passeggiata, ed i locali con terrazza sul mare .
Il percorso espositivo รจ diviso in tre settori dedicati alla nascita dell'isola, alla sua componente geo-mineralogica e, alle attivitร estrattive legate in particolar modo al ferro e al granito. Tra i pezzi rari si possono annoverare esemplari unici al mondo di tormalina nera di forma discoidale e cristalli di galena.
Sito megalitico situato in localitร Le Porte, sono presenti rocce arcaiche con coppelle di varie dimensioni. Il sito รจ situato in posizione panoramica da cui si puรฒ ammirare anche l'Isola di Giannutri.
coppelle-->La coppella รจ un incavo emisferico, generalmente del diametro di pochi centimetri, ricavato dall'uomo sulla superficie di basi rocciose normalmente piane o poco ripide, come affioramenti o massi erratici chiamati per l'appunto massi cupellari o pietre a scodella, di solito poste in posizione dominante e panoramica
Per chi รจ piรน interessato alla storia e/o all'architettura รจ possibile visitare sulla sommitร dell'isola Giglio Castello. Il Castello ha la struttura di un tipico borgo medievale con porta d'accesso, mura e torri d'avvistamento con strepitoso panorama sul mare. Il tutto vi fara sentire di essere tornati indietro nel tempo e vivere un' esperienza incredibile.
Inaugurato nel 1985, รจ tappa fondamentale per chiunque sia veramente interessato ad approfondire la millenaria storia dellโElba. I reperti coprono un arco temporale che va dal VII sec. a.C. al V d.C. ovvero dagli Etruschi ai Romani, i popoli che hanno garantito secoli di benessere e floriditร allโisola potenziandone la vocazione commerciale legata soprattutto allโindustria estrattiva del ferro e gli altri minerali di cui รจ ricchissimo il territorio.
lโisola dโElba รจ conosciuta in tutto il mondo per lโesilio di Napoleone Bonaparte a seguito del trattato di Fointainbleau del 1814. a Napoleone fu concessa unโuscita di scena dignitosa con lโistituzione del Principato dellโisola dโElba. Un minuscolo stato sovrano per consentire allโimperatore di conservare i titoli nobiliari in cambio della definitiva rinuncia a qualsiasi diritto dinastico sul territorio francese. Oggi , Palazzina dei Mulini (residenza urbana) e Villa San Martino (residenza di campagna), sono state trasformate in musei e vi sono conservati arredi, cimeli e mobili dโepoca che testimoniano la grandezza napoleonica.
Nato col doppio intento di conservare e valorizzare quel che resta della grande industria estrattiva del ferro le cui le prime tracce risalgono al periodo etrusco. Si comincia con la visita al Museo che si trova nel centro storico di Rio Marina dove sono custoditi e catalogati i principali minerali estratti nelle cave elbane: elbaite, ematite, pirite, quarzo ecc. Fanno da corollario foto dโepoca che raccontano il lavoro dei minatori e i macchinari in uso nelle attivitร estrattive terminate definitivamente negli anni โ80 del secolo scorso.
Da non mancare assolutamente sono anche la magnifiche spiagge con acque cristalline e sabbia fine o ghiaiosa in base all'area dell'isola. Tra le piรน famose impossibili da non menzionare troviamo: la spiaggia di Cavoli a Marina di Campo, la spiaggia di Sansone a Portoferraio, la spiaggia della Biodola a Portoferraio, la spiaggia di Procchio a Marciana, la spiaggia di S.Andrea a Marciana, la spiaggia di Lacona a Capoliveri, la spiaggia di Cala delle Alghe a Rio Marina, la spiaggia di Terranera a Porto Azzurro, la spiaggia della Paolina a Marciana, La spiaggia dell'Innamorata a Capoliveri e la spiaggia delle Ghiaie a Portoferraio.
L'isola di Montecristo รจ parte del comune di Portoferraio nella provincia di Livorno, รจ una riserva naturale facente parte del parco nazionale dell'arcipelago toscano. L'isola si e originata dal sollevamento di un plutone (corpo roccioso di varie dimensioni e forme) ed รจ interamente montuosa. Essa รจ visitabile per buon periodo dell'anno grazie ad un clima mite con inventi mai troppo freddi e scarse precipitazioni. Il nome รจ stato elaborato nel medioevo e significa intuibilmente monte di Cristo.
Per le sue condizioni non favorevoli alla formazione di insediamenti umani, l'isola ha mantenuto una splendida Flora un tempo diffusa nel mediterraneo tra cui la gigantesca Erica arborea e addirittura lecci millenari presenti in altra sul colle dei lecci. Inoltre รจ presente la rarissima felice Osmunda Regalis.
Per quanto riguarda la fauna abbiamo la presenza della vipera meridionale ed il discoglosso sardo inoltre ospita l'unica popolazione di capra selvatica vi sono numerosi uccelli migratori e marini come la berta minore inoltre รจ presente anche la alectorus chukar. Molto ricco รจ il fondale con coralli anemoni e pesci luna.
Ops! Sembra che tu abbia un po' esagerato, assicuraci che tu non sia un robot!
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